16/05/2012

Il sonno aiuta a dimagrire

Qualcuno conta le pecore sino allo sfinimento, altri rovistano nel frigorifero, altri ancora si rigirano fra le lenzuola.

Dormire, dolce dormire, abbandonarsi completamente nelle braccia di Morfeo, diventa oggi sempre più un'attività importante per preservare il proprio equilibrio e, secondo le ultime ricerche, per tenere sotto controllo il peso.


Sono in aumento le ricerche che svelano un legame profondo tra la quantità di ore dormite ed il livello degli ormoni che regolano l'appetito: la leptina e grelina.
La leptina, ormone prodotto dalle cellule adipose, è responsabile della trasmissione del senso di sazietà; la grelina, prodotta dallo stomaco vuoto, invia invece segnali di fame al cervello, spingendo gli individui a cercare cibo. Meno dormiamo, più i nostri livelli di grelina saranno alti; al contrario, più tempo dedichiamo al sonno, più il livello di leptina tenderà a crescere.
Questo significa che con la perdita del sonno avremo la tendenza a mangiare di più.

Un gruppo di ricercatori delle Università di Chicago e di Bruxelles, guidati da Karine Spiegel, ha condotto uno studio su 12 volontari, di peso regolare, divisi in due gruppi. Al primo è stato consentito riposare quattro ore per notte; all'altro dieci. Successivamente, sono stati invertiti. Le rilevazioni effettuate sul livello di leptina, di grelina e sul senso di fame hanno confermato le ipotesi della correlazione esistente tra le tre variabili.

Inoltre, i soggetti che avevano dormito hanno manifestato appetito in particolare verso categorie di cibi come i carboidrati, cercando meno frutta, verdura e alimenti proteici.
Sono ancora molte le cose da accertare, come ad esempio se esistano altre variabili che influenzino questi meccanismi, ma va sottolineata l'importanza di un tempo adeguato dedicato al sonno, ancor più nel caso si voglia perdere peso.

Quali cibi favoriscono il sonno?

1. Insalata e verdure a foglie verdi, crude o cotte al vapore, per mantenere integre le proprietà vitaminiche.
2. Cereali integrali (farina integrale, riso integrale e avena), che hanno un effetto calmante sul sistema nervoso.
3. Cibi come il pane o i crackers, ricchi di carboidrati complessi: incrementano la serotonina e aiutano il rilassamento.
4. Funghi.
5. Frutta.
6. Cibi che contengono la vitamina B3, coinvolta nel processo di sintesi della serotonina: legumi, arachidi, pesce (tonno, in particolar modo) o pollame.

Non rimane che seguire i consigli degli esperti, unendo il piacere alla salute!

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