07/05/2012

Fare il sushi in casa

Il piatto più conosciuto nella cucina giapponese è sicuramente il sushi 寿司. E` buonissimo, ma la ricetta tradizionale è abbastanza complicata. Se volete cucinare sushi in modo semplice, provate questa ricetta!

Ingredienti:
Verdure (abbiamo usato cetriolo e carota)
Pesce fresco (in questo caso abbiamo usato 4 bastoncini di surimi)
Aceto di riso
Riso per sushi
Alghe nori in fogli
Zucchero
Sale

Per il condimento:
2 cucchiai di salsa di soia
Qualche fettina di zenzero Gari
Wasabi



Come si cuoce il riso

Innanzi tutto il riso va lavato accuratamente, per togliere l’amido.
Mettetelo in un colino a maglie strette e sciacquatelo abbondantemente per 10 minuti sotto l’acqua corrente, finchè l’acqua risulti limpida.
Scolatelo, mettetelo in un pentolino antiaderente posto su una bilancia, e pesatelo.
Aggiungete una quantità di acqua fresca due volte superiore al peso del riso… più un pochino.
Se per esempio il riso pesa 150gr, aggiungete 300gr di acqua + altri 50gr di acqua. Purtroppo non è scientifico, almeno per me: dipende dal fuoco, dalla pentola, dal riso…
Cuocere il riso coperto a fiamma alta, e appena inizia a bollire (l’acqua è come se ‘friggesse’), si abbassa la fiamma e si fa cuocere per altri 15 minuti circa. Il riso non va mclass="se
Una volta cotto, spegnere il fuoco, togliere il pentolino dal fornello e, lasciandolo sempre coperto, farlo riposare per circa mezz’ora.
Trascorso questo tempo, mettere il riso in una ciotola e condirlo con 3-4 cucchiai di aceto di riso in cui abbiamo sciolto 1 cucchiaino di zucchero e un pizzico di sale. Girare con delicatezza e mettere in frigo.



Prepariamo i Maki, i classici rotolini rivestiti esternamente dall’alga nori.

Si stende l’alga sulla stuoietta e si inumidiscono con acqua i bordi, aiutandosi con le dita.
Con una spatola di legno si prelevano piccole quantità di riso (che risulterà molto appiccicoso) e si schiacciano sull’alga.
Si inserisce la farcitura, cetriolo, carota e surimi tagliati, più o meno sotto la metà dell’alga, nella nostra direzione.


Con l’aiuto della stuoietta, si inizia ad avvolgere l’alga su se stessa, cercando di ruotare e premere contemporaneamente il Maki, per ottenere un rotolino molto compatto e di diametro piuttosto piccolo.
Questa parte non è semplice, ma con un po’ di pratica si impara: l’importante è stringere con delicatezza l’alga, in modo che il riso al suo interno sia molto compatto.



Il sushi va tenuto in frigo almeno un paio d’ore prima di essere servito, e tirato fuori dal frigo 10-15 minuti prima di portarlo in tavola.
Si serve con wasabi e salsa di soia, in cui viene intinto con le bacchette.
Viene mangiato intero, a bocconi, ed è per questo che deve risultare piccolo e compatto.




Da sapere:
- Il riso migliore è, ovviamente, quello giapponese da sushi, che però io non ho mai trovato. Si può sostituire con il Riso Roma;

- L’aceto migliore è quello di riso per Sushi: si trova nei reparti etnici dei supermercati;

- Il pesce fresco è essenziale per un buon sushi, ma c’è un po’ di confusione su cosa significhi la parola ‘fresco’.

L’eventuale pericolosità del sushi è infatti dovuta all’uso di pesce non fresco mangiato crudo, il quale può essere infestato dall’anisakis, un parassita che si annida nei due terzi del pesce che arriva sui mercati del mondo, compreso il nostro. Questo parassita muore sopra i 65 gradi o sotto i meno 20 (per ventiquattr’ore).
Per questo motivo quando si parla di pesce fresco, la Legge italiana è molto severa: si deve parlare di pesce fresco che viene congelato (abbattutto) e poi decongelato.

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